Il libro

I soldi della P2 è pubblicato da Paper First, la casa editrice del Fatto Quotidiano.

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La Repubblica delle stragi

Dossier Bologna

Piazza Fontana: i colpevoli

Perché questo sito

Il libro «I soldi della P2», edito da Paper First (e che abbiamo avuto l’onore di firmare insieme a Mario Vaudano), è stato per noi il tentativo di rimuovere decennali incrostazioni che avevano sepolto alcune vicende sotto tonnellate di verità propagandistiche, mistificazioni e vere e proprie falsità.

Allo stesso tempo, è stato anche il desiderio di sottrarre le figure di tre grandi magistrati (Vittorio Occorsio, Giovanni Selis e Bruno Caccia) a una per noi intollerabile damnatio memoriae che ne aveva storpiato e alle volte cancellato la vita e perfino la morte.

Per soddisfare gli obiettivi che ci eravamo prefissati, abbiamo compiuto una faticosissima attività di ricerca e poi di consultazione di miriadi di fonti, alle volte del tutto inedite. Per questo, «I soldi della P2» è tutto il contrario di un instant book ma, piuttosto, un volume di ricerca storica.

Pur avendo genesi e formazione molto simili, i frutti della ricerca storica, a differenza dei provvedimenti giudiziari, non diventano mai irrevocabili. Anzi, sono sempre soggetti a continue rivisitazioni, per il sopraggiungere di nuovi elementi che contribuiscono, e alle volte costringono, a una rilettura della storia. Nel nostro caso, delle storie che abbiamo raccontato nel libro.

Dal desiderio di mantenere l’attenzione sulle vicende da noi trattate nasce questo sito. Non sarà un giornale online, caratterizzato da notizie e commenti quotidiani che si rincorrono e vivono fugacemente, come le rose del poeta, l’espace d’un matin. Piuttosto, vuole essere il luogo nel quale archiviare i risultati della nostra ricerca storica sugli argomenti che formano la struttura de «I soldi della P2»: l’omicidio di Vittorio Occorsio; il tentato omicidio di Giovanni Selis; l’omicidio di Bruno Caccia; i casinò del Nord Italia e della Costa Azzurra, che negli anni Settanta e Ottanta finirono nelle grinfie delle mafie; i sequestri di persona commessi da varie organizzazioni criminali, i cui riscatti, non di rado, sono stati riciclati in quei casinò; l’inchiesta su finanza e petroli, istruita dall’allora giovane giudice istruttore torinese Mario Vaudano e che portò all’arresto (e successivamente alla condanna), fra gli altri, del generale Raffaele Giudice e del generale Donato Loprete, esponenti apicali della Guardia di Finanza, entrambi affiliati al sodalizio massonico guidato da Licio Gelli; la stessa loggia P2, organismo occulto con dichiarate finalità eversive dell’ordine costituzionale (e per questo disciolto dal Parlamento, per espressa previsione dell’art. 5 della cosiddetta legge Anselmi, n. 17 del 25 gennaio 1982), che in tutte quelle vicende aveva fatto apparizione, alle volte come organizzazione, altre volte attraverso la persona di Licio Gelli.

Sulla colonna di destra del sito, pertanto, il lettore troverà un “cassetto” su ciascuno di quegli argomenti, aprendo il quale potrà consultare documenti e approfondimenti che riteniamo rilevanti. Il nostro desiderio è che quei “cassetti” saranno col tempo incrementati, potendo ospitare ulteriori fonti che le nostre ricerche o anche di altri dovessero disseppellire in futuro.

Alle volte, ma con cadenza non certo fitta, pubblicheremo nostri interventi di approfondimento o di integrazione su quei temi o, comunque, su vicende della storia “nera” del nostro Paese. Il lettore li vedrà susseguirsi nel tempo nella colonna centrale del sito.

Nella colonna di sinistra il lettore troverà, insieme al link dedicato al nostro libro dalla casa editrice, le recensioni o i commenti che sono stati dedicati, su varie testate o sul web, a «I soldi della P2». E, ancora, i link relativi a tre altri volumi, tutti editi da Paper First, che in qualche modo sono stati un po’ i precursori di questo nostro (e di Mario Vaudano) ultimo libro: «La repubblica delle stragi» (a cura di Salvatore Borsellino, del quale siamo stati coautori insieme ad altri), «Dossier Bologna» e «Piazza Fontana – I colpevoli».

«Questo libro vuole essere una fiammella a tutela della memoria, per combattere l’oblio»: con queste parole si conclude «I soldi della P2». È, con umiltà e modestia, lo stesso obiettivo di questo sito.

Antonella Beccaria e Fabio Repici

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